Enogastronomia
In molti pensano che la cucina calabrese si esaurisca nel peperoncino e in pietanze in cui domina il piccante. Nella realtà vanta un’infinità di portate, di sapori e profumi che sono il frutto dell'identità, della storia, della tradizione, delle specificità e della memoria della Calabria. È fatta di porzioni abbondanti ma anche di varietà, qualità e fantasia. Per queste ragioni è impossibile immergersi nella cucina calabrese e non rimanere soddisfatti.
La Calabria in passato è stata particolarmente influenzata dall’immigrazione della popolazione greca. Ancora oggi Crotone è chiamata la città pitagorica mentre, in passato, la Calabria era nota come "Magna Grecia". Per questo motivo molti piatti calabresi hanno origine ellenica. Tuttavia, i greci non furono l'unica popolazione a contaminare nei secoli la gastronomia in Calabria. Altre popolazioni hanno contribuito ad influenzare i cibi che si trovano oggi in Calabria. Le altre principali influenze sull'uso e sui cibi in questa regione italiana sono prevalentemente arabe e normanne ma anche bizantine e albanesi (o arbëreshë).
Una particolarità, tra le tante, che caratterizza la cucina calabrese, risiede nel fatto che non è diffusa equamente nell’intera regione ma cambia da provincia a provincia. Sono pochissimi i piatti tipici diffusi nell’intera Calabria mentre abbondano le tipiche ricette specifiche nei singoli territori provinciali.
La cucina calabrese è una “cucina povera” perché costituita da ingredienti economici e ampiamente disponibili che risaltano l'ingegnosità dei cuochi che in passato hanno avuto la grande capacità di fondare una gastronomia d’eccellenza con ciò che avevano a disposizione.
Una particolarità, tra le tante, che caratterizza la cucina calabrese, risiede nel fatto che non è diffusa equamente nell’intera regione ma cambia da provincia a provincia. Sono pochissimi i piatti tipici diffusi nell’intera Calabria mentre abbondano le tipiche ricette specifiche nei singoli territori provinciali.
La cucina calabrese è una “cucina povera” perché costituita da ingredienti economici e ampiamente disponibili che risaltano l'ingegnosità dei cuochi che in passato hanno avuto la grande capacità di fondare una gastronomia d’eccellenza con ciò che avevano a disposizione.
In passato la regione soffriva di una grande povertà e per questa ragione era costretta a conservare tutto ciò che poteva per l'inverno. Tradizionalmente c’è stata e continua ad esserci una cultura della conservazione dei cibi. La Calabria in passato è stata una regione prevalentemente agricola, il fallimento del raccolto è sempre stata una possibilità concreta e la pianificazione in anticipo, con la conservazione e la stagionatura di verdure e carni, consentiva una concreta serenità agli abitanti di questa regione. Ancora oggi molte famiglie calabresi continuano questa tradizione. I pomodori vengono essiccati al sole, le carni insaccate e conservate, le acciughe salate e i peperoni e le melanzane confezionati in vasetti di olio e aceto.
Il peperoncino in Calabria è popolare. Un tempo era considerato una cura per la malaria, il che probabilmente spiega il suo ampio utilizzo. Qui e viene schiacciato nell'olio e messo in tavola ad ogni pasto per cospargere il cibo ma è anche essiccato, tritato e conservato ed utilizzato in polvere.
Il peperoncino in Calabria è popolare. Un tempo era considerato una cura per la malaria, il che probabilmente spiega il suo ampio utilizzo. Qui e viene schiacciato nell'olio e messo in tavola ad ogni pasto per cospargere il cibo ma è anche essiccato, tritato e conservato ed utilizzato in polvere.
La cucina calabrese trova un ottimo equilibrio tra piatti a base di carne, verdure, formaggi e pesce, il tutto insaporito da spezie profumate. La cucina calabrese è diventata immensamente popolare. Inoltre, molta pubblicità indiretta è stata fatta su scala internazionale dai dietologi che, con gli americani in primo piano, hanno scoperto che la cucina mediterranea e calabrese in particolare, è una delle più salutari.
La straordinaria ricchezza della cultura contadina calabrese apre uno spaccato importante sui piatti tipici della tradizione che nascono dai prodotti della terra. Piatti tipici della cucina calabrese con verdure sono a base di bietole e cicoria, zucchine e carciofi, fagioli, piselli, fave, ceci e lenticchie, rape, carote, fagiolini, aglio, sedano, basilico, origano, prezzemolo, broccoli e cavolfiori, cavolo verza, cavolo cappuccio e scarole.
La straordinaria ricchezza della cultura contadina calabrese apre uno spaccato importante sui piatti tipici della tradizione che nascono dai prodotti della terra. Piatti tipici della cucina calabrese con verdure sono a base di bietole e cicoria, zucchine e carciofi, fagioli, piselli, fave, ceci e lenticchie, rape, carote, fagiolini, aglio, sedano, basilico, origano, prezzemolo, broccoli e cavolfiori, cavolo verza, cavolo cappuccio e scarole.
Un’altra specialità è costituita dai Pomodori secchi: i pomodori calabresi, unici per gusto e colore, vengono raccolti, essiccati e lavorati secondo un processo completamente naturale, senza aggiunta di conservanti. Una volta essiccate, vengono conservate sott'olio aggiungendo basilico, acciughe e peperoncino. Ottimo come antipasto o come contorno per carni. Funghi di bosco e, in particolare, funghi porcini e rositi. La Calabria è il maggior produttore italiano di funghi di bosco, conosciuti e apprezzati fin dai tempi degli imperatori romani. Si raccoglie nei boschi della Sila, del Pollino, dell'Aspromonte. Può essere essiccato, conservato sott'olio, in salamoia o servito fresco, grigliato, fritto o affettato in sughi e zuppe. Le olive (generalmente verdi) vengono schiacciate e snocciolate aggiungendo olio, sale, aceto bianco, aglio, peperoncino e semi di finocchio ma vengono anche saltate in padella con olio e peperoncino rosso in polvere, oppure cotte al forno con olio e basilico e, più in generale, in tantissimi altri modi.
Tra le ricette a base di verdura vanno per la maggiore “i pip e patat” (peperoni e patate), e poi le melanzane (spesso ripiene con carne tritata o verdure, mollica di pane raffermo ammollato in acqua, formaggi, ecc.), oppure conservate sott’olio. Mentre trai prodotti della terra più rinomati in Calabria vi è la cipolla rossa di Tropea.
Non mancano, infine, ricette tipiche con le gustosissime cipolline selvatiche. Tra i prodotti selvatici utilizzati nella cucina calabrese vi sono anche il finocchietto, gli asparagi ed i carciofini che nascono spontanei sulle colline vicine al mare.
Nonostante la Calabria sia praticamente circondata dal mare ebbene chiarire che non possiede una ricca tradizione gastronomica di piatti a base di pesce. Detto ciò non mancano ottime ricette della tradizione legate all’utilizzo delle alici, di seppie e calamari, tonno, pesce spatola e, più in generale, con il pesce di scoglio. Il pesce spada in particolare lungo la Costa Viola (in particolare tra Villa San Giovanni e Palmi), tradizionalmente viene arrostito in salsa di sottaceti o servito alla marinara con pomodoro e prezzemolo o alla pizzaiola.
Non mancano, infine, ricette tipiche con le gustosissime cipolline selvatiche. Tra i prodotti selvatici utilizzati nella cucina calabrese vi sono anche il finocchietto, gli asparagi ed i carciofini che nascono spontanei sulle colline vicine al mare.
Nonostante la Calabria sia praticamente circondata dal mare ebbene chiarire che non possiede una ricca tradizione gastronomica di piatti a base di pesce. Detto ciò non mancano ottime ricette della tradizione legate all’utilizzo delle alici, di seppie e calamari, tonno, pesce spatola e, più in generale, con il pesce di scoglio. Il pesce spada in particolare lungo la Costa Viola (in particolare tra Villa San Giovanni e Palmi), tradizionalmente viene arrostito in salsa di sottaceti o servito alla marinara con pomodoro e prezzemolo o alla pizzaiola.
Tipico della Calabria è lo “stocco di Mammola”, paese di montagna dell'Aspromonte dove lo stoccafisso viene stagionato in fresca acqua di sorgente. In pratica si tratta di baccalà essiccato (stoccofisso) da non confondere con il più comune 'baccala' che è salato. Lo stoccafisso può essere cucinato in molti modi, ma tradizionalmente è arrosto, fritto o alla molinara con pomodoro, patate e capperi.
Un’altra specialità calabrese a base di pesce è la “sardella calabrese” (novellame), conosciuta anche come Rosamarina o Caviale di Calabria, è una salsa a base di pesce e peperoncino piccante. Le origini della sardella sono incerte, anche se molti affermano che si tratti di una rivisitazione del Garum, una salsa a base di pesce consumata dagli antichi romani. La sardella è una conserva di pesce tipica della Calabria, in particolare della provincia di Crotone e di Cosenza. La preparazione è semplice, ma richiede una certa manualità e anche un'accurata selezione delle materie prime. Da quando la pesca di acciughe e sardine neonate è vietata (2006), la ricetta originale è diventata illegale. In commercio è possibile trovare la sardella preparata con il pesce ghiaccio, utilizzato come sostituto del classico bianchetto. La sardella può essere utilizzata per una la preparazione di una zuppa, in saporite frittate o frittelle ma si può spalmare su crostini e bruschette, aggiungendo della cipolla. È anche un ottimo condimento per la pasta, soprattutto gli spaghetti, può essere utilizzata come condimento di pizze e focacce per renderle più sfiziose e saporite.
Un’altra specialità calabrese a base di pesce è la “sardella calabrese” (novellame), conosciuta anche come Rosamarina o Caviale di Calabria, è una salsa a base di pesce e peperoncino piccante. Le origini della sardella sono incerte, anche se molti affermano che si tratti di una rivisitazione del Garum, una salsa a base di pesce consumata dagli antichi romani. La sardella è una conserva di pesce tipica della Calabria, in particolare della provincia di Crotone e di Cosenza. La preparazione è semplice, ma richiede una certa manualità e anche un'accurata selezione delle materie prime. Da quando la pesca di acciughe e sardine neonate è vietata (2006), la ricetta originale è diventata illegale. In commercio è possibile trovare la sardella preparata con il pesce ghiaccio, utilizzato come sostituto del classico bianchetto. La sardella può essere utilizzata per una la preparazione di una zuppa, in saporite frittate o frittelle ma si può spalmare su crostini e bruschette, aggiungendo della cipolla. È anche un ottimo condimento per la pasta, soprattutto gli spaghetti, può essere utilizzata come condimento di pizze e focacce per renderle più sfiziose e saporite.
Per quanto concerne le carni, in Calabria, c’è una eccellente tradizione di salumi insaccati spesso realizzati con il suino nero autoctono calabrese. Tra gli insaccati più noti sono due i miti: la salsiccia e la soppressata calabrese. Mentre la più famosa è la ‘nduja. Tuttavia, fanno parte di questa tradizione che di fatto è caratterizzata dalle carni del maiale anche il capicollo, il guanciale e la pancetta. Così come non si può dimenticare la bistecca di carne podolica calabrese, un bovino autoctono, oppure i piatti con le cotiche o con i frìsuli (detti anche frisulìmiti, curcùci, micciumàti o risimùglie). Oltre all’utilizzo di carni di maiale o di bovini nella cucina calabrese trovano largo utilizzo anche pietanze con carni di agnello, capra e capretto e di coniglio, di gallina, gallo e tacchino. Così come non mancano ricette a base di selvaggina: dai volatili alla carne di volpe e di cinghiale non mancano piatti tipici della tradizione che però sono sempre più introvabili.
A proposito di piatti poveri, tra le tipicità della tradizione a base di carne, è impossibile non menzionare le “Frittole”. Per preparare questo piatto viene utilizzato un pentolone dove viene aggiunto in grandi quantità grasso di maiale e altre parti di scarto animale come il muso, la guancia, la cotenna, la lingua, le orecchie, il rognone. Una volta messo in pentola, si lascia cuocere il tutto per ore. Come potete immaginare, stiamo parlando di un piatto ipercalorico. Ad ogni modo, se siete in Calabria, e non avete problemi a mettere su qualche chilo, vale sicuramente la pena assaggiarlo.
Tra le ricette di carne una tipicità è ‘U Morzeddhu”, è un piatto tradizionale originario di Catanzaro fatto con trippa e frattaglie di vitello, pomodori, peperoncino, alloro, olio d'oliva e origano. Gli ingredienti vengono fatti cuocere a fuoco lento per almeno un paio d'ore. Tradizionalmente il “morzello” si mangia con un pane locale a forma di ciambella chiamato “pitta” che viene affettata, aperta e farcita all'interno. Un tempo gli operai lo consumavano durante le pause mattutine.
Tra le ricette di carne una tipicità è ‘U Morzeddhu”, è un piatto tradizionale originario di Catanzaro fatto con trippa e frattaglie di vitello, pomodori, peperoncino, alloro, olio d'oliva e origano. Gli ingredienti vengono fatti cuocere a fuoco lento per almeno un paio d'ore. Tradizionalmente il “morzello” si mangia con un pane locale a forma di ciambella chiamato “pitta” che viene affettata, aperta e farcita all'interno. Un tempo gli operai lo consumavano durante le pause mattutine.
Tra i formaggi spiccano il Caciocavallo, il pecorino, la ricotta salata, la giuncata ed il butirro. Tra i formaggi più interessanti è importante menzionare il Musulupu dell’Aspromonte, un formaggio da tavola tradizionale tra i più antichi della cultura agroalimentare calabrese ed il Caciocavallo Silano. Gli intenditori considerano i formaggi di capra calabresi tra i migliori. Non mancano, ovviamente, ottimi formaggi di pasta "filata", scamorze, provole o mozzarelle.
Tra i primi piatti della tradizione sono degni di essere menzionati i maccheroni al ferretto (detti anche scialatelle o fileia), le lagane con i ceci, le tagliatelle con funghi porcini, la pasta con le alici e la mollica di pane, gli spaghetti aglio, olio e peperoncino e la pasta ripiena al forno.
Con le verdure, così come con il pesce, sono molte le ricette di fritto oppure gli accostamenti con le uova o gli impasti. A tal proposito risulta impossibile non menzionare le gustosissime frittelle di fiori di zucca o, per il pesce, la frittura di Fragaglia oppure i “surici fritti” (meglio noto come il pesce pettine o xyrichtys novacula della famiglia Labridae). Mentre con la carne è impossibile non menzionare le uova strapazzate con i Frìsuli.
Con le verdure, così come con il pesce, sono molte le ricette di fritto oppure gli accostamenti con le uova o gli impasti. A tal proposito risulta impossibile non menzionare le gustosissime frittelle di fiori di zucca o, per il pesce, la frittura di Fragaglia oppure i “surici fritti” (meglio noto come il pesce pettine o xyrichtys novacula della famiglia Labridae). Mentre con la carne è impossibile non menzionare le uova strapazzate con i Frìsuli.
Tra le produzioni d’eccellenza la Calabria vanta l’olio extravergine d’oliva, ora considerato altamente nutriente, buono per le arterie e resistente ai cambiamenti alle alte temperature. La Calabria è la seconda regione d’Italia per produzione di olio. E non c’è solo quantità. Sfiorati dai venti di entrambi i mari, gli uliveti calabresi producono uno dei migliori oli d’oliva del Bel Paese. Basti pensare che l’olio di oliva prodotto nella provincia di Cosenza è stato il primo tra gli oli extravergine di oliva calabresi ad ottenere il riconoscimento da parte dell’Unione Europea.
La Calabria vanta anche una vasta gamma di vini: anticamente la Calabria era conosciuta dai Greci come Enotria (terra del vino) con oltre cento varietà di vino. Alcuni dei migliori vini rossi provengono da Cirò. In generale, i vini rossi calabresi sono migliori dei bianchi, e tale è la loro forza e corposità che sono ampiamente utilizzati per “tagliare” un gran numero di vini italiani, tra cui il rinomato Barolo, oltre che esteri. La Calabria è anche terra di grano, di pasta, di pane e di riso. Prodotti che fanno bene allo stomaco. I peperoncini rossi si rivelano vasodilatatori. La cucina calabrese è sana, semplice e genuina.
Tuttavia, la fantasia e la necessità di un popolo spesso isolato per lunghi periodi, hanno integrato questa semplicità con l’inventiva nella preparazione dei cibi.
Tuttavia, la fantasia e la necessità di un popolo spesso isolato per lunghi periodi, hanno integrato questa semplicità con l’inventiva nella preparazione dei cibi.
Seppure la Calabria vanta anche una tradizione di varietà di frutti non indifferente, tra cui si ricorda la nocciola tonda calabrese, le castagne, le prugne, fragole, ecc. il vero polo di eccellenza è costituti dagli agrumi. La Calabria è la terra dei cedri e dei bergamotti ma anche delle clementine, delle arance e dei limoni. Una vera eccellenza che non teme nessun confronto con altre regioni d’Italia e del mondo. Così come la radice di liquirizia, che in Calabria nasce spontanea e rappresenta un prodotto di pregio.
Vasto anche l'assortimento di dolci e, forse più di ogni altro aspetto della cucina calabrese, i dolci sono intimamente legati alle genuine tradizioni locali, soprattutto a Natale e Pasqua. Questo probabilmente deriva dal fatto che, in un'economia relativamente povera, dolci e torte sono considerati lussi da concedersi solo nelle grandi occasioni.
In quasi tutta la regione a Pasqua si realizzano le cuzzupe (o sgute, o cudduraci), o a forma di borsetta con manico. Altro dolce tradizionale è la 'nacatula'. L’immancabile mostacciolo, altro dolce genuinamente tradizionale calabrese, diffuso in tutta la regione. I Petrali sono fatti di frutta e appartengono alla tradizione delle zone greche della Calabria. Un altro dolce tipico è la pignolata (o struffoli). Il torrone è fatto in casa con miele, zucchero, mandorle e cioccolato. Un altro rinomato dolce tradizionale di origine greca è la pitta di san Martino (Pitta nchiusa) preparata con mandorle, uvetta, noci, pinoli, fichi secchi, ecc. secondo un'antica ricetta e tradizione.
Altre tipicità dolciarie calabresi sono i Bocconotti, Crustuli, Cannariculi, Crocette di fichi essiccati, Chinulille, Cannarìculi, Curujj, Ciciriati, Crema reggina, Cuddruriaddri, Chiacchiere, Cupeta, Cuzzupe, Dita d'Apostuli, Ginetti, Giuggiulèna, Granita di cedro, Jaluni, Marzallette, Nacatole, 'Ncinetti, Nepitelle, Pipareddhi, Pitta Mpigliata, Pittapie, Pezzujate, Riganella, Scaliddre, Scirubetta, Stomatico, Susumelle, Tartine di sanguinaccio, il Tartufo di Pizzo, Taralli calabresi, Turdiddri, Verchiglie alla monacale e Zippuli.
In quasi tutta la regione a Pasqua si realizzano le cuzzupe (o sgute, o cudduraci), o a forma di borsetta con manico. Altro dolce tradizionale è la 'nacatula'. L’immancabile mostacciolo, altro dolce genuinamente tradizionale calabrese, diffuso in tutta la regione. I Petrali sono fatti di frutta e appartengono alla tradizione delle zone greche della Calabria. Un altro dolce tipico è la pignolata (o struffoli). Il torrone è fatto in casa con miele, zucchero, mandorle e cioccolato. Un altro rinomato dolce tradizionale di origine greca è la pitta di san Martino (Pitta nchiusa) preparata con mandorle, uvetta, noci, pinoli, fichi secchi, ecc. secondo un'antica ricetta e tradizione.
Altre tipicità dolciarie calabresi sono i Bocconotti, Crustuli, Cannariculi, Crocette di fichi essiccati, Chinulille, Cannarìculi, Curujj, Ciciriati, Crema reggina, Cuddruriaddri, Chiacchiere, Cupeta, Cuzzupe, Dita d'Apostuli, Ginetti, Giuggiulèna, Granita di cedro, Jaluni, Marzallette, Nacatole, 'Ncinetti, Nepitelle, Pipareddhi, Pitta Mpigliata, Pittapie, Pezzujate, Riganella, Scaliddre, Scirubetta, Stomatico, Susumelle, Tartine di sanguinaccio, il Tartufo di Pizzo, Taralli calabresi, Turdiddri, Verchiglie alla monacale e Zippuli.
Chef Stellati in Calabria
La Guida Michelin evidenzia ormai da anni la qualità per la gastronomia in Italia, uno dei campi in cui il Bel Paese eccelle senza indugi. In Calabria sono ben 7 gli Chef Stellati dalla prestigiosa guida:
- Caterina Ceraudo - Dattilo di Strongoli (KR)
- Nino Rossi - Qafiz di Santa Cristina d’Aspromonte (RC)
- Antonio Biafora - Hyle di San Giovanni in Fiore (CS)
- Riccardo Sculli - Gambero Rosso di Marina di Gioiosa Ionica (RC)
- Luigi Lepore - Lamezia Terme (CZ)
- Nicola Annunziata - Pietramare Natural Food di Isola di Capo Rizzuto (KR)
- Luca Abbruzzino - Abbruzzino di Catanzaro
Ognuno di loro rappresenta un esempio di formazione e di professionalità, di sperimentazione e di qualità, di valorizzazione delle materie prime della nostra terra e di capacità di narrazione esperienziale di piatti e prodotti, ma anche degli autentici ed autorevoli esempi di ritorno ai sapori ed alle emozioni che la cucina calabrese, tipica e moderna, è capace di esprimere.
L'eccellenza di Calabria
Prodotti DOP - IGP
Vini DOP
Vini IGP
- Capocollo di Calabria
- Pancetta di Calabria
- Salsiccia di Calabria
- Soppressata di Calabria
- Alto Crotonese DOP - Olio EVO
- Brutio DOP - Olio EVO
- Lametia DOP - Olio EVO
- Bergamotto di Reggio Calabria Olio essenziale DOP
- Caciocavallo Silano DOP
- Fichi di Cosenza DOP
- Liquirizia di Calabria DOP
- Pecorino Crotonese DOP
- Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP
- Clementine di Calabria IGP
- Limone di Rocca Imperiale IGP
- Olio di Calabria IGP - Olio EVO
- Patata della Sila IGP
- Torrone di Bagnara IGP
- Pecorino del Monte Poro DOP
- Finocchio di Isola Capo Rizzuto IGP
Vini DOP
- Vino TERRE DI COSENZA DOP prodotto sull'intero territorio della provincia di Cosenza.
- Vino SAVUTO DOP
- Vino SCAVIGNA DOP
- Vino LAMEZIA DOP
- Vino GRECO DI BIANCO DOP
- Vino BIVONGI DOP
- Vino SANTA ANNA di Isola Capo Rizzuto DOP
- Vino MELISSA DOP
- Vino CIRO' DOP
Vini IGP
- Vino IGP Calabria prodotto sull'intero territorio regionale.
- Vino VALDAMATO IGP
- Vino COSTA VIOLA IGP
- Vino SCILLA IGP
- Vino ARGHILLA' IGP
- Vino PELLARO IGP
- Vino PALIZZI IGP
- Vino LOCRIDE IGP
- Vino VAL DI NETO IGP
- Vino LIPUDA IGP
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#CalabriaEperience
Rivolgiamo un invito a visitatori e turisti ad utilizzarlo ogni qual volta, sui social network si pubblica qualcosa di bello che riguarda la Calabria, perché anche questo ci aiuterà a promuovere, valorizzare e raccontare al meglio la nostra stupenda regione.
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